
Guarascio: “Il Cosenza Calcio? Una malattia che non va più via”
Non l’aveva mai fatto prima ma questa volta si è superato. Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio ormai da due anni, non si era ancora lasciato andare a momenti conviviali e di allegria con i calciatori e i collaboratori della società se non sporadicamente.
Ieri sera a Palazzo Campagna invece ha interpretato benissimo il ruolo di padrone di casa dando una dimostrazione inconfutabile della sua grande voglia di vincere. Ha tagliato la torta, ha stappato bottiglie, si è fatto prendere in giro dai quei discoli dei suoi ragazzi in una serata che ha messo in evidenza il suo savoir faire e la sua giusta fama di uomo tranquillo e votato ad unire piuttosto che a dividere. Vicino a lui, come sempre, l’amministratore delegato Domenico Quaglio, l’uomo del quale si fida ciecamente e al quale ha affidato e continuerà ad affidare le chiavi e i conti del club.
“I miei familiari – ha detto scherzosamente il presidente Guarascio – mi prendono in giro e dicono che ormai penso solo al Cosenza Calcio… In effetti un fondo di verità c’è perchè ormai da qualche tempo le vicende legate al Cosenza mi assorbono sempre di più e a me non dispiace affatto, anzi… Ho già avuto modo di dire che vincere è bello dappertutto ma vincere in una piazza come Cosenza dev’essere indimenticabile e io ho tutta la volontà di provare queste emozioni, così com’è accaduto domenica sera al San Vito. Non avevo mai visto niente di simile dal vivo e mi hanno riferito che Cosenza è capace di fare molto, molto di più… Volete sapere se questa del Cosenza è una malattia? Sì – ha risposto sorridendo Guarascio – una malattia che non va più via, come cantano i nostri tifosi!”.