Caso Bergamini, indagata per concorso in omicidio volontario l’ex fidanzata Isabella Internò. Ora deve dire chi l’ha ucciso

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Denis Bergamini, il centrocampista del Cosenza Calcio assassinato il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico.
La Procura della Repubblica di Castrovillari ha notificato un avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario all’ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò, unica testimone oculare dei fatti. La Internò ha sempre dichiarato che il calciatore si sarebbe suicidato buttandosi sotto un camion ma la sua tesi, che già faceva acqua da tutte le parti nell’immediatezza dei fatti, finalmente è stata smontata pezzo per pezzo. Da quando il caso è stato ufficialmente riaperto, nell’estate dello scorso anno, ad oggi. Una serie incredibile di menzogne che nascondevano l’amara verità dei fatti: un omicidio volontario, pianificato a tavolino e rimasto impunito per quasi 24 lunghissimi anni.
Chi ha ucciso Donato Denis Bergamini?
Il biondo centrocampista ferrarese è sì finito sotto un Tir, più di 23 anni fa, lungo la famigerata statale 106 Jonica. Ma il corpo travolto dal Fiat Iveco 180 era già cadavere.
Contrariamente a quanto hanno scritto illustri colleghi, a stabilirlo non sono stati solo i carabinieri dei Ris ma soprattutto un anatomo-patologo torinese, Roberto Testi, incaricato dalla Procura di Castrovillari di svolgere gli esami sui reperti istologici estratti durante l’autopsia dal cadavere di Bergamini. E’ da questi esami che emerge una verità che in tanti ormai davamo per assodata: Denis era già morto quando il camion gli è passato sopra.
I Ris di Messina nella loro perizia, invece, hanno dimostrato senza possibilità di errore che Denis non è stato trascinato dal camion ma soltanto sormontato.
Qualcuno, dunque, l’ha ammazzato e ha inscenato un falso suicidio per confondere le acque, tanto bene che per oltre due decenni il rebus è sembrato insolubile.
Perché per vent’anni qualcuno ha astutamente depistato ogni possibile sospetto.
Nessuna vera indagine è stata mai aperta, nessuno ha cercato mai di approfondire le cause e le modalità della morte stessa e nessuno ha aperto un qualche procedimento giudiziario, nessun avviso di garanzia è mai stato spedito, nessuno si è preoccupato di verificare se le testimonianze rese erano credibili, nessuno si è preso la briga di accertare non solo le cause della morte (l’autopsia al momento fu ritenuta superflua data la di “per sé evidente” (!!!) sequenza dei fatti e, quindi, nemmeno l’ora della morte è stata accertata) ma anche come essa era avvenuta. Perché è accaduto tutto questo?
Oggi sappiamo che Bergamini non si è suicidato e che la signora Internò ha detto il falso e a questo punto non poteva che essere incriminata per concorso in omicidio.
Perché è evidente che Isabella Internò copre qualcuno. Copre gli assassini di Denis Bergamini e questo non è più possibile.
Quanto al movente dell’omicidio, è ormai evidente a tutti che siamo davanti a un omicidio passionale, legato alla vita privata di Denis Bergamini e più in particolare al suo rapporto con Isabella Internò. Hanno provato a dire, depistando, che il calciatore era implicato in vicende di droga ma questa pista è miseramente naufragata. Hanno provato a dire che c’erano questioni legate al Totonero e anche questa pista è risultata falsa e ingannevole, montata ad arte per depistare le indagini. Isabella Internò adesso è pesantemente sola davanti alle sue responsabilità. Se non parla, sarà lei e solo lei a pagare l’omicidio di Denis. E questo non è possibile. E’ tempo che la signora Internò ci dica chi sono gli assassini di Denis Bergamini.