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Mister Braglia: «La vittoria di tutti»

Mister Braglia: «La vittoria di tutti»

Scritto il da Redazione

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Le parole dei protagonisti al termine della partita di ieri:

Mister Braglia: «Oggi lo stadio era una cosa eccezionale, dopo che abbiamo vissuto mille spettatori con l’Akragas… Vuol dire che è stata fatta tanta strada tutti insieme. Ora godiamoci questo momento: i ragazzi hanno una componente importante, cioè il cuore: mai una polemica, mai nessuno che si è lamentato, hanno fatto di tutto e di più per fare questa cosa. Sono contento per i ragazzi, perché se lo meritano ed hanno fatto una grande partita, oggi loro non hanno mai passato la metà campo. Sapevamo che a un certo punto avremmo dovuto fare qualcosa ed ho fatto entrare Baclet, ma era tutto programmato: è andata bene, dovevamo essere felici, ora vediamo che succede. Se una quinta in classifica arriva a fare le semifinale devi cancellare le ammonizioni, è giusto che le seconde entrino alla fine ma è giusto anche mettere le squadre alla pari. Abbiamo fatto un miracolo? No, è solo il lavoro di tutti i ragazzi, sono ragazzi per bene: quando sono arrivato non conoscevo nessuno e loro mi hanno fatto sentire a casa, posso solo ringraziarli. Sono vecchio per meravigliarmi, fino a quando l’arbitro non fischia si può vincere o perdere, stasera si è fatto una grande partita, quando abbiamo iniziato a giocare veramente l’abbiamo portata in fondo con merito, era giusto e degno che arrivassimo in semifinale».

Allan – Pierre Baclet: «In panchina puoi incitare, aiutare i tuoi compagni, ma fattivamente fare poco. Stasera sono contentissimo, mi sono emozionato come mai… Dieci anni fa, quando ho vinto il campionato a Lecce, non ero così emozionato: vedere gioire dei compagni che hanno sofferto con te tutto l’anno ti fa felice davvero, oggi siamo lì. Il Siena? Ci può stare chiunque, noi andiamo carichi. Il secondo gol? Autorete».

Massimo Loviso: «Sono sempre stato nel gruppo, sia che io giocassi sia che avessi gli elastici in bocca per quindici giorni (dopo l’operazione alla mandibola, ndr) ero all’allenamento tutti i giorni, l’amore che ho per questo mestiere è la cosa più bella. A volte è difficile stare fuori per un infortunio o per scelta tecnica, ma a me piace prendere delle responsabilità e dare il mio contributo. Madre Natura mi ha dato questa capacità di calciare bene punizioni e calci d’angolo, noi possiamo dire sempre la nostra, in questo mese, mese e mezzo, due i presunti non titolari hanno messo competizione a tutto il gruppo, quindi un plauso a Boniotti, Pasqualoni, Trovato… Allenatore? Ancora no»