Civita, confronto sull’utilizzo del contributo della Lega Serie B

Dopo la cerimonia di consegna del contributo di 20mila euro da parte della Lega di Serie B, l’associazione “Gennaro Placco” a Civita si confronta con altre realtà ed enti sulla scelta riguardante l’utilizzo della somma che sarà destinata al territorio del Pollino. Di seguito il comunicato pubblicato dall’associazione al termine della riunione tenuta ieri:
Incontro al Museo Etnico per la destinazione dei 20mila euro devoluti al Circolo Placco.
Si è svolto presso il Museo Etnico Arbresh un partecipato incontro di comunità per condividere la destinazione della somma di 20 mila euro devoluta dalla Lega Calcio serie B all’Associazione culturale Gennaro Placco. Prima dell’incontro è stata ufficializzata la targa dedicata al padre costituente civitese Costantino Mortati con la benedizione del parroco Padre Remo Mosneag. L’incontro, coordinato da Demetrio Emmanuele, presidente dell’Associazione Placco, ha avuto la partecipazione di amministratori, imprenditori, operatori culturali e cittadini, dei geologi Pino Campanella e Roberto De Marco, ognuno dei quali ha espresso proposte su interventi necessari e utili al territorio colpito dalla tragedia dello scorso Agosto. Presente anche il direttore Rai Calabria, Demetrio Crucitti che ha fornito utili suggerimenti sulla necessità di tradurre digitalmente le informazioni sul territorio per poterle far fruire ad un pubblico più ampio e sulla necessità di dotare il territorio di una rete wi-fi gratuita che oggi rappresenta un bene comune indispensabile. In definitiva, è emersa l’unità di intenti di fornire strumenti per facilitare la conoscenza e la fruizione di tutto il patrimonio ambientale del territorio, di cui le Gole del Raganello, Geosito Unesco, ne rappresentano solo una parte in termini di bellezza e valore.
Stefania Emmanuele, giornalista e sociologa, insieme a Vincenzo Bruno, membri del direttivo dell’Associazione Placco, hanno esposto il progetto che s’intende realizzare. Lo stesso ha come obiettivo la trasmissione della conoscenza. Attraverso un sistema di comunicazione efficace, intendiamo suscitare nei numerosi visitatori e nella stessa comunità, una serie di significati e sensazioni rappresentative del territorio e delle sue peculiarità. S’intende sensibilizzare ed offrire chiavi di lettura e di interpretazione attraverso mappe e una segnaletica semantica che permettano di vedere, esplorare, situare, osservare e comprendere i luoghi offrendo un significato e un vissuto, generando un processo di attitudini positive verso il patrimonio ambientale, per la sua tutela e godimento. Nel prossimo mese comunicheremo, attraverso un rinnovato incontro pubblico, le caratteristiche del progetto che sarà l’insieme delle proposte raccolte durante l’incontro che si è svolto. Prevista anche la pubblicazione di un Report e di una guida sul patrimonio ambientale della Valle del Raganello e di uno speciale Katundi Ynē da tradurre anche digitalmente. Siamo tutti d’accordo che si realizzerà qualcosa che resti, che sia sostenibile nel tempo e soprattutto, che sia utile al territorio stesso e ne aumenti il valore. L’incontro è stato l’inizio di una buona pratica da replicare periodicamente; l’applicazione concreta di quel principio di sussidiarietà che nella nostra costituzione prevede la modifica dei rapporti tra cittadini e poteri pubblici, non più fondati sull’autorità, ma improntati sulla partecipazione e sulla collaborazione. Ascoltando e condividendo le proposte e i punti di vista siamo certi di non sbagliare nella destinazione di questo generoso contributo che se capitalizzato con buon senso, consentirà alla nostra comunità di riprendere un percorso necessario verso la messa in valore del suo patrimonio immateriale e naturalistico, in una prospettiva di nuova responsabilità per il bene comune”.