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Mister Braglia: «La squadra sta bene fisicamente e psicologicamente»

Mister Braglia: «La squadra sta bene fisicamente e psicologicamente»

Scritto il da Redazione

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Le dichiarazioni di Mister Braglia nel pre-partita di Cosenza – Sicula Leonzio:

«In queste partite conta la convinzione, la mentalità, la voglia di arrivare fino in fondo, ma partita secca è sempre un rischio: sui 180′ fai in tempo a rimediare, sui 90′ ciò che succede succede. Abbiamo davanti una squadra sbarazzina, con molta qualità, dobbiamo stare attenti. La squadra sta bene, il problema delle partite secche è che si azzera tutto, non dobbiamo pensare che abbiamo due risultati su tre, dobbiamo limitarci a fare la nostra partita con molto entusiasmo e molta fame: di quello che dice Diana mi interessa poco, a quarant’anni magari avrei fatto anche io certi discorsi, vediamo se poi riusciremo a buttarli fuori noi o loro. Il calo col Trapani? Eravamo già negli spogliatoi… Sono patite che, sul finire del campionato, sono sempre più pericolose: invece di chiudere i conti abbiamo sbagliato un rigore e loro si sono ripresi, anche perché, come sottolineato da Calori, era difficile fare peggio di come hanno fatto nel primo tempo. Tutino non ha fatto ancora nulla, deve dimostrare che è cambiato e che vuole fare categorie diverse e che vuole dare una mano a questa squadra a fare categorie diverse: ha delle doti importanti, ma non può comportarsi come prima, deve fare bene per dimostrare di poter fare categorie importanti e Gennaro, a cui auguro ogni bene, deve impegnarsi al massimo per sfruttare le proprie doti. Ora ha nove partite per portare la squadra a fare qualcosa di diverso, lui si è assunto delle responsabilità e noi lo stiamo aspettando, tutto qui. La partita di domani non c’entra nulla con quella del campionato, vediamo anche come si schierano loro, noi abbiamo delle linee guida e le aspettiamo. Abbiamo recuperato tutti i giocatori, speriamo di recuperare Idda e di fare meno danni possibile, che a volte nel campo si fa danni anche senza volerlo: non ho paura della Sicula, ho paura dei miei, voglio che tengano fede alle proprie ambizioni e spero che questo lo capisca anche la piazza, perché noi non giochiamo da soli, abbiamo bisogno del pubblico».