
Manuel Scalise: «Nel Settore Giovanile conta il lavoro settimanale»
La vittoria nel derby di categoria è stata la ciliegina sulla torta di una prima parte di campionato in cui, assemblata una squadra di giocatori perlopiù sotto età, la sua Berretti ha ben impressionato, subendo una sola ed immeritata sconfitta contro la corazzata Catania: Manuel Scalise, 36 anni compiuti ad agosto, sta per chiudere il suo primo anno solare da allenatore e lo ha fatto con la più bella delle vittorie, consegnando alle Giovanili dai colori rossoblù la terza ‘W’ su tre derby giocati contro il Catanzaro: «A parte il risultato sono stato contento della prestazione che hanno fatto i ragazzi, capaci di fare tutto quello che gli è stato chiesto in settimana: questa è la cosa più importante per un Settore Giovanile, non i risultati».
L’esordio dal 1′ di Collocolo a Catania, la costante presenza negli allenamenti di prodotti del vivaio e di elementi che con Scalise e gli altri tecnici Tortelli ed Angotti sono cresciuti esponenzialmente, è ovviamente «motivo di orgoglio, specie se si pensa che in Prima Squadra ci sono Greco e Sueva che quest’anno avrebbero dovuto fare il Campionato Allievi. Certo, sarebbe bellissimo vedere in campo giocatori e giovani di Cosenza, ma credo che sia importante farli arrivare lì nelle migliori condizioni possibili, quando possono imporsi per un numero importante di partite in campionato».
La politica decisa dall’intero Settore Giovanile è quella di far giocare giocatori sempre più giovani, per quanto possibile: «Sabato abbiamo giocato con cinque giocatori nati nel 2001 e a partita in corso sono entrati tre classe ’02, sotto età di due anni con gli Allievi (Milana, Chiodo e Belcastro, ndr) che l’anno scorso facevano i Giovanissimi: questo vuol dire che abbiamo scelto bene. Per quanto riguarda i ragazzi che sono passati agli Allievi, ci sarà anche per loro la possibilità di tornare con noi perché dispongono di qualità importanti».
Un riassunto di questa prima parte di campionato? «Abbiamo giocato alla pari con tutti, a Catania abbiamo perso 2-0 ma uscendo tra gli applausi, anche degli avversari: sono molto soddisfatto dei ragazzi, ma già nelle amichevoli disputate quest’estate avevo capito che avrebbero fatto un buon percorso. Non dimentichiamo che il Settore Giovanile è una grande famiglia», continua Scalise, «il lavoro fatto dai miei colleghi è stato un lavoro importante, molti ragazzi del 2000 giocavano già in Berretti e molti 2001 giocavano sotto età in Allievi: il Settore Giovanile dev’essere un trampolino di lancio, bisognerebbe mandare i nostri ragazzi in prestito in ambienti sani e importanti per poi riprenderli dopo le esperienze fatte. Sogni nel cassetto? Spero di stare nel campo il più possibile, voglio divertirmi in mezzo ai ragazzi».