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Fontana: «I ragazzi sono i primi a soffrire per questa situazione»

Fontana: «I ragazzi sono i primi a soffrire per questa situazione»

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Mister Fontana: «Quello che sposta gli equilibri e le motivazioni è il gol, i primi ad essere consapevoli sono i ragazzi. Quando arriviamo sotto porta non riusciamo mai a battere il portiere, per quello che stiamo facendo vorrebbero essere gratificati dal risultato. Statella è un patrimonio della società ed è un patrimonio nostro, lui smania dalla voglia di rimettersi a posto fisicamente e sicuramente la situazione non è la migliore per lui: rifarei il cambio perché cercavo di dare un po’ più di profondità, un paio di spunti sono stati positivi e Tutino stava calando. Nei primi 20’ tardavamo nelle uscite che avevamo preparato e riuscivano sempre a trovarci tra le linee, ma nei 60’ tra primo e secondo tempo abbiamo tenuto il pallino. Paghiamo caro errori nostri, per troppa sicurezza si commettono degli errori che finisci per pagare e si vanifica un lavoro che fino a quel momento era stato positivo: i miei ragazzi, ripeto, si sentono per primi defraudati dei tre punti. Rispetto a Matera stiamo parlando di una partita completamente diversa, oggi dovevamo costruire noi e loro fare ostruzione, ci sono stati momenti in cui non abbiamo gestito bene e proprio lì andava messa un po’ più di lucidità. Ci dispiace, capiamo i nostri tifosi per la delusione ma continueremo a lavorare».

Manuel Pascali: «Sono sempre stato abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, oggi abbiamo fatto una buona partita a parte i primi 10’ perché c’era rimasta un po’ in testa la prestazione contro la Paganese. Abbiamo preso gol su un errore e poi abbiamo avuto 5 minuti di sbandamento in cui Pietro ci ha tenuto in partita, lo ringrazio pubblicamente perché nel momento decisivo ha fatto una parata decisiva. Certo, siamo stati un po’ confusionari e stiamo soffrendo anche noi un momento in cui sembra andarci tutto storto, dall’inizio della stagione abbiamo preso sei gol e neanche uno per merito loro, questo può dire tanto su quanto bene si stia facendo ma i gol che abbiamo subito li abbiamo fatti praticamente soli. Voglio che la gente sappia che siamo i primi a star male per questo, non ci dormiamo la notte perché siamo i primi a sapere che questo momento ci deve far crescere. Quello che stiamo facendo evidentemente non basta, per quanto ci stiamo impegnando: l’unico modo per uscire è lavorare più di quanto stiamo facendo, chiediamo l’appoggio di tutti in un momento complesso, ma da questi momenti escono sempre cose bellissime».