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Roselli: «Puniti dal Dio del calcio».

Roselli: «Puniti dal Dio del calcio».

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Roselli: «Le partite le vediamo tutti alla stessa maniera, il risultato per me non cambia la storia dell’incontro: avremmo dovuto chiudere la partita, non ci siamo riusciti, ma dal mio punto di vista manca poco per risolvere questi problemi. Non mi interessano i risultati degli altri, la squadra che ha giocato a Castellamare e qui ha ottime chances di giocarsi i playoff: in questi momenti si vedono calciatori ed allenatori da Cosenza, sono felice di allenare questa squadra perché sono convinto che risolveremo facilmente questi problemi. Sono davvero distrutto psicologicamente, quando si perde l’allenatore è sempre a pezzi, ma sono contento per il miglioramento progressivo della squadra: il calcio lo intendo come costruzione, ora possiamo permetterci di giocare meglio – rischiando qualcosa in più ma riuscendo a giocarcela con le prime. Stasera il Dio del calcio ci ha castigato probabilmente per l’atteggiamento di mercoledì, ma resto comunque contento per le cose positive che migliorano di giorno in giorno. La partita col Lecce? Questo è il momento più difficile da quando sono a Cosenza, ma risolverlo sarebbe forse il più grande successo della mia carriera».

            Meroni: «Quello che conta è il risultato, dobbiamo concentrarci di più sul collettivo, il mio esordio passa in secondo piano: mi fa piacere aver giocato bene, ma il merito è dei compagni che mi sono stati vicini e che mi hanno aiutato, sempre sostenendomi. Siamo convinti di essere una buona squadra e di poter lottare contro le prime in classifica, crediamo in noi stessi e nel gruppo e saremo tutti concentrati verso lo stesso obiettivo. Il rigore? Non ci stava bene il pareggio perché la Casertana non ci aveva messo in difficoltà, abbiamo rischiato tanto per tornare in vantaggio ed abbiamo preso questo contropiede all’ultimo secondo.»

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