Angelo Corsi: io difensore di ruolo? Mai dire mai. Grazie Elio per le belle parole

In sala stampa, al termine dell’incontro vittorioso contro il Matera, è stato senza dubbio il giocatore più citato. Parliamo di Angelo Corsi che rientrava in formazione dopo la giornata di squalifica. Ma perché il più citato? Oltre all’ottima prestazione, Corsi è stato menzionato da Elio Calderini e mister Giorgio Roselli. Il primo lo ha pubblicamente ringraziato per la vicinanza dimostrata in questo periodo, più mentale che fisico, che Calderini ha attraversato. Queste le considerazioni di Corsi:
“Sinceramente è stata più dura per me che per lui (scoppia una fragorosa risata). Sono veramente contento per Elio perché era reduce da un periodo particolare. Sappiamo tutti le vicende che lo hanno portato a quella situazione e ci teneva troppo a fare gol e rimettersi in carreggiata. Penso che l’immagine più bella è stata quella dove batte il pugno sul logo del Cosenza subito dopo il gol, a dimostrazione del forte riconoscimento nei confronti dei tifosi. Grazie al cielo è finito questo calvario perché non ne potevo più (scoppia ancora una fragorosa risata). A prescindere da tutto, io ed Elio siamo molto amici sia in campo che fuori. Ci sentiamo telefonicamente anche in estate. Vi posso garantire che Elio è una persona di cuore e vera. Poi sapete tutti che è un po’ “schizzato”. Io ho solo cercato di dargli una parola in più perché sappiamo tutti le sue qualità. Il fatto è che a volte se ne dimentica. Penso, anzi sono sicuro, che a parti invertite Elio si sarebbe comportato allo stesso modo. In parole povere gli voglio molto bene”.
E passiamo alla seconda citazione. Mister Roselli, oltre a complimentarsi per la tua prestazione, ha chiaramento detto che un tuo futuro calcistico nella posizione di difensore non sarebbe da disdegnare. Cosa ne pensi di queste affermazioni?
“Io sono a disposizione del mister. Siamo in un periodo di emergenza a causa delle assenze di Sperotto, Zanini e Blondett ed io ero il giocatore più adattabile. Penso stia andando bene, anche perché con l’Aprilia due anni fa ho giocato una decina di partite ricoprendo questo ruolo. Mi reputo un giocatore duttile perché dove mi metti io gioco, basta che gioco, se poi posso giocare da centrocampista è meglio. Resta inteso che, nel caso in cui la mia posizione da difensore sarà necessaria, non sarò certamente io a tirarmi indietro”.
Ritornando alla vittoria contro il Matera la cosa che è prevalsa, oltre alla prestazione, è stata quella di aver creato un gruppo molto unito e forte. In sala stampa una sola frase veniva rimarcata dai protagonsiti: il gruppo.
“L’esserci trovati in piena emergenza, e purtroppo lo siamo ancora, ci ha fatto prendere coscienza che avremmo dovuto dare il 110%. Avevamo capito che tutti saremmo stati utili alla causa e, forse per questo motivo, ci ha fatto compattare riuscendo ad ottenere una serie di risultati utili. Certo, non abbiamo ancora raggiunto niente, ma sono convinto che con questa cattiveria possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Se davamo un’occhiata alla nostra classifica e quella del Matera non ci sarebbe stata partita. Ed invece siamo riusciti a prevalere nei confronti di una signora formazione che solo in un’occasione si è resa pericolosa. Per non parlare poi della partita contro la Salernitana, una corazzata per questa categoria. Penso abbiamo raggiunto quel giusto mix tra società, tecnico, staff e giocatori”.