Cosenza-Matera, i precedenti

Domani al San Vito, Cosenza e Matera si affronteranno per la dodicesima volta in gare di campionato. Il bilancio è favorevole ai lupi con 7 vittorie e 4 pareggi; 21 le reti realizzate e 8 quelle subite.
Il primo incontro risale al campionato 1953-54 in quarta serie: 4-0 il risultato finale con tripletta di Brocca al 3’, 33’ e 73’ e rete di Bacilieri al 16’; torce accese salutano il rientro in campo del Cosenza autore di un primo tempo da antologia. Gioco scintillante e pubblico in visibilio. Con l’innesto di cinque nuovi elementi, il Cosenza è irresistibile e dà una memorabile lezione di calcio al malcapitato Matera.
Nel 1956-57, ancora in quarta serie, la seconda vittoria per i silani: 1-0 con rete di Palpacelli al 43’. Le due squadre si ritrovano dopo undici anni nella stagione 1968-69, alla prima giornata, ed è ancora una volta il Cosenza ad avere la meglio: 2-0 con autorete di Rosa al 36’ e rete di Gagliardi all’81’.
Nel campionato successivo, sul campo neutro “Guido D’Ippolito” di Nicastro, arriva il primo pareggio. Al 25′ Cosenza in vantaggio: per un fallo di Vecchi su Trevisan, i rossoblu usufruiscono di un calcio franco presso il vertice destro dell’area lucana, passaggio per Gagliardi che tira forte e con effetto, Bertonelli non trattiene il difficile pallone, si avventano Trevisan e Fusaro ed è quest’ultimo, che anticipando il compagno, mette in rete. Nella ripresa, dopo diverse avvisaglie, il Matera raggiunge il meritato pareggio: Busilacchi parte in slalom e porge a Picat Re che lascia in surplace Vita e da posizione decentrata mette in rete con un tiro angolato.
Il 28 febbraio del 1971 la gara è rinviata per neve; nel recupero, il 7 aprile, il Cosenza supera il Matera per 3-1: dopo un bellissimo gol di Campidonico II al 36’, i lucani pareggiano ad inizio di ripresa con Carella ma sono costretti ad incassare le reti di Vita al 57’ e Frisenda al 68’, che sanzionano la bella affermazione silana.
Il primo ed unico 0-0 arriva nel campionato 1971-72. Storica la partita disputata l’11 febbraio 1973: i “lupi” segnano quattro reti ma rischiano di subire il pareggio. Dopo aver chiuso il primo tempo sul clamoroso punteggio di 4-0 (Peressin al 19’, De Carolis al 22’ e 44’, Codognato al 45’), nella ripresa i rossoblu si rilassano e, complice la strana condotta dell’arbitro, Fiumara di Roma, consentono la parziale rimonta del Matera (61’ e 69’ su rigore e 77’ Chimenti).
Altra vittoria nel 1973-74, il 28 aprile, per 2-0 con reti di Galasso al 33’ ed Ingrassia al 60’. L’ultimo successo è datato 19 settembre 1976: pronti via e Matera subito in rete quando non è ancora trascorso un minuto. Righi avanza e crossa; raccoglie Aprile che di destro rasoterra infila Giusti. Il Matera cerca di approfittare dello sbandamento dei “lupi” che però, prima della mezz’ora, pareggiano con Stella che, su appoggio di Canetti, brucia le mani al portiere dal limite dell’area. Trascorrono altri dieci minuti ed il Cosenza è in vantaggio: Colletti da destra chiama Perrotta al triangolo, riceve sulla sinistra ed esplode un gran destro che spiazza Casiraghi. Nella ripresa i lucani esercitano una certa pressione e in alcune circostanze sono sfortunati: al 73′ l’ala Picat Re colpisce lo spigolo del palo ed all’84′ Generoso coglie la traversa.
Nel campionato 1980-81 il Matera conquista il terzo pareggio. Assestate le marcature, il Cosenza passa in vantaggio: su calcio piazzato dalla tre quarti, Renzetti dosa un delizioso traversone teso, salta di testa Labellarte e corregge in rete lasciando di stucco Casiraghi. Al 66′ giunge l’inatteso pareggio del Matera: un clamoroso imbambolamento di Missiroli, che cerca un improbabile appoggio laterale a Bacilieri, favorisce l’incursione di Genovese che ruba la sfera e rimette prontamente verso il centro. Grassi elude l’intervento di Rocco facendo sfilare la palla, irrompe in corsa Giannattasio e piazza un diagonale rasoterra che trafigge Lattuada. A questo punto, si registra un piccolo giallo: l’arbitro convalida ma, vedendo il guardalinee fermo sembra orientato ad annullare. Mentre sulle tribune s’incrociano i pareri più contrastanti (fuorigioco?, una carica?, la palla non è entrata?), il direttore di gara corre presso il suo collaboratore: i due confabulano per un attimo e convalidano giustamente la rete. In realtà il segnalinee non si era avveduto che la palla era scivolata via sotto la rete, evidentemente smagliata, e aveva creduto che fosse terminata fuori.
L’ultimo incontro è datato 31 gennaio 1982. Dopo un primo tempo vibrante e ricco di emozioni, durante il quale gli uomini di Aldi hanno stretto alle corde gli avversari, ad inizio di ripresa la rete capolavoro di Renzetti. Da una trama elaborata tra Roberto Rizzo e Aita, la palla giunge a Donetti che suggerisce per Renzetti, appostato sulla tre quarti in zona centrale. L’ala mancina esplode il sinistro saettante: la palla urta contro la parte inferiore della traversa e ribatte con violenza a terra carambolando, infine, in rete con Casiraghi immobile a guardare la sfera che scuote le maglie dietro di lui. Al 54′, per un fallo di D’Astoli su Trezza, l’arbitro assegna un calcio franco. Gambini tocca per Tomba che spara un insidioso spiovente, la difesa silana si concede un sonnellino, irrompe Melis e, da distanza ravvicinata, trova la battuta vincente con una conclusione dal basso verso l’alto.
Due precedenti anche in Coppa Italia: nel 2007-08, vittoria del Matera per 2-1, e nel 2011-12, 5-4 ai rigori per l’Irsinese.
Nella foto, la formazione del Cosenza nell’ultimo incontro disputato al San Vito contro il Matera il 31 gennaio 1982. In piedi da sinistra: Renzetti, Rizzo A., Rizzo R., Palazzotto, Bagnato, Ciaramitaro; accosciati: Della Volpe, D’Astoli, Luperto, Aita, Donetti.