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La Lupa Roma nella tana del…lupo

La Lupa Roma nella tana del…lupo

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Nell’epoca in cui il campanilismo regna sovrano, nel mondo del calcio come altrove, la Lupa Roma rappresenta un elemento di rottura. Quattro anni or sono, l’imprenditore nel campo dell’informatica, Alberto Cerrai, decise di dar vita a una realtà sui generis che unisse concettualmente e fisicamente (basti vedere il logo della Lupa) le antitetiche squadre capitoline Roma e Lazio, cambiando la denominazione della Lupa Frascati. In pochi anni, la società con sede a Roma, ha scalato le classifiche e si trova a guidare il girone C della Lega Pro. In panchina c’è una vecchia conoscenza del calcio capitolino, Alessandro Cucciari, già bandiera di Modena, Lecce e Ternana. L’allenatore non è l’unico dei biancoazzurri-giallorossi a vantare trascorsi in serie A. il centrocampista Perrulli ha toccato con mano la massima serie ai tempi dell’Ascoli, mentre il bomber Testardi ha giocato fianco a fianco a Pazzini nella Sampdoria. Ci sono anche storie da libro Cuore nel mix capitolino: come quella di Leccese, centrocampista argentino molto amato dal pubblico di casa (in gol all’esordio con il Lecce, ma anche nei playoff d’Eccellenza quando la Lupa conquistò la D) o dell’attaccante Tajarol, che in tre gare ha realizzato già due gol, i primi tra i professionisti.

Schieramento. La Lupa Roma giocherà con un 4-3-3 al “San Vito”, sulla scia delle prime tre apparizioni stagionali. L’unico dubbio da sciogliere per Cucciari riguarda la presenza o meno di Capodaglio, metronomo del centrocampo. Se il “cervello” dei laziali dovesse dare forfait, in mediana giocherebbero Cerrai, Raffaello e Prevete. In difesa, davanti a Rossi, spazio a Frabotta, Cascone, Celli e Conson. Davanti, oltre a Perrulli e Tajarol, agirà Scibilia.   

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