Ricordi commoventi, premi e tanto buonumore nella festa rossoblù di Gesuiti

Sul maxischermo scorrono le immagini dei campioni rossoblù di ieri e di oggi. Gesuiti, per una notte, non una qualunque ma la “10. festa rossoblù”, abbraccia i suoi beniamini. Gongola il presidente del Cosenza Club locale, Massimiliano Pesce, che coordina tutto affinché la serata sia indimenticabile per i “lupi”. Al suo fianco il sindaco di San Vincenzo la Costa, Aristide Filippo, e il presidente del Centro Coordinamento Club Cosenza, Tonino Domma, sempre presente quando sullo sfondo campeggiano il rosso e il blu. L’attenzione è divisa tra il maxischermo, contenitore di amarcord, e la grigliata organizzata per l’occasione. Mosciaro, Calderini e il ds Meluso salutano presto. Li aspetta un’altra festa rossoblù, a Belmonte Calabro. Prima di salutare, il capitano ritira un premio dalle mani del factotum Pesce. A pochi metri di distanza, i panini infarciti di prelibatezze locali fanno la spola tra la cucina e il tavolo dove siedono Cappellacci e suoi ragazzi. Il prof. Piergallini non risparmia occhiatacce quando spuntano le bibite ipercaloriche. E giù risate. Domenica c’è la Salernitana, però, meglio diminuire la dose. Detto fatto. Prima di riportare i “lupi” nella tana, alcuni dei tifosi più esperti ricordano le gesta dei grandi rossoblù del passato. Un anziano di Gesuiti si commuove parlando di Uxa. Al termine della cena è tempo di premiazioni. Il team manager Kevin Marulla, in rappresentanza della società, riceve un premio speciale. Seguono i riconoscimenti al San Fili calcio (reduce dall’amichevole con i rossoblù) e al Cosenza Club “Gesuiti”, oltre al discorso del sindaco Filippo. Goliardia pura, quando in mezzo ai silani spunta il mitico tifoso paolano Pierfrancesco. La squadra apprezza. Cappellacci pure. La puntata di Gesuiti si conclude con un’iniezione di buonumore. Poi, branda e testa agli amaranto.