Cremonese-Cosenza, amarcord per Simoni e Meluso
Cremonese-Cosenza è anche la partita degli amarcord. Il presidente dei grigiorossi, Luigi Simoni, conosce il capoluogo bruzio in una breve parentesi da allenatore nella stagione ’89-’90. Non lascia il segno come tecnico, tanto da essere rilevato a stagione in corso da Gianni Di Marzio, ma la signorilità dell’allenatore di Crevalcore rimane a lungo impressa nella mente dei cosentini. Sul fronte rossoblù c’è un altro ex di lusso. L’attuale ds Mauro Meluso indossa la casacca della Cremonese nella stagione ’84-’85 (12 presenze e 1 gol nel campionato di serie A). Gli ultimi due precedenti tra lombardi e calabresi risalgono alla stagione di B ’98-’99. In entrambi i casi la spunta il Cosenza. In trasferta i “lupi” calano il tris nella partita del 10 gennaio 1999. In gol Moscardi al 28’ del primo tempo, Manfredini e De Francesco, rispettivamente al 12’ e 17’ della ripresa. Al “San Vito” decisiva la doppietta (16’ del primo tempo e 4’ del secondo tempo) di Tomaso Tatti. Il Cosenza si salva all’ultima giornata, mentre i grigiorossi retrocedono in C1 con largo anticipo. La Cremonese di oggi è una squadra ambiziosa ma scottata dalla semifinale playoff in Prima divisione dello scorso anno (sconfitta dal Sud-Tirol). In panchina siede Mario Montorfano, da una vita calcistica a Cremona (17 stagioni da giocatore e 13 da allenatore tra settore giovanile e prima squadra). Insieme a lui, nello staff tecnico, altre due bandiere come Perovic e Turci. La Cremonese è una squadra che ha lavorato molto sul mercato. Il pezzo pregiato è l’esperto centrocampista Jadid, che va ad unirsi ad altri giovani interessanti come Venturi e Kirilov. Nel precampionato in evidenza il gioiellino, classe ’97, Manaj (in gol nell’ultima amichevole con la Carrarese). Da tenere d’occhio l’attaccante Brighenti, reduce da 13 gol in 29 partite in Prima divisione.
Tessera del tifoso
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