Il Cosenza ha due certezze in più: la Lega Pro e il popolo rossoblu
La festa (contenuta e senza “caroselli”) a Piazza 11 Settembre, la gioia, con tanto di torta e spumante, nel ritiro di Celano, la generosa attenzione dei media, l’entusiasmo, contenuto ma emozionato, del presidente Guarascio e dell’amministratore delegato Domenico Quaglio.
Il giorno dopo l’ufficialità del ritorno del Cosenza tra i professionisti ha un sapore dolce e un retrogusto ancora più bello.
Non c’è il tempo per lasciarsi andare: bisogna lavorare a tamburo battente.
Il lancio della campagna abbonamenti, l’organizzazione per la prima partita ufficiale della stagione per la Coppa Italia di Lega Pro al San Vito contro Ischia o Sorrento (si giocherà il 18, il 25 o il 28 agosto, ancora non è stato effettuato il sorteggio), la presentazione della squadra, gli eventi del Centenario… e questo è solo l’elenco “visibile”.
L’ad Quaglio e la struttura della società sono in pieno fermento nonostante il caldo “consigli” di scappare al mare.
Nel frattempo, il direttore generale Ciccio Marino lavora per assicurare a mister Cappellacci quegli altri cinque-sei tasselli indispensabili per allestire una squadra competitiva.
Il Cosenza Calcio è un cantiere aperto ma ha una certezza in più: la Lega Pro. E un alleato in più: il popolo rossoblu.