
Il tecnico della Casertana Maiuri: “Ripescaggio? Noi ci crediamo, il Matera è fuori e in estate ci saranno grosse rivoluzioni”
Sta per cominciare una nuova, lunga estate calda per la passione rossoblu. Non c’è dubbio che anche quest’anno sentiremo pronunciare infinite volte la parola magica ovvero “ripescaggio”. Il Cosenza Calcio non ha ancora perso le speranze di trovare un posto al sole. A tale proposito, è interessante riportare le dichiarazioni dell’allenatore della Casertana, Maiuri.
IL RIPESCAGGIO – Dalla sala stampa del San Vito di Cosenza parte una domanda circa il ripescaggio e su eventuali ambizioni societarie della Casertana. L’allenatore Enzo Maiuri a tale riguardo è chiaro: “Se il presidente ne ha parlato con me? Questo no – commenta il tecnico -. E’ chiaro, comunque, che aver passato il turno rappresenta un enorme passo in avanti. Soprattutto se consideriamo anche che il Matera non potrà essere ripescato perché ha già usufruito di tale privilegio e poi c’è un illecito sportivo di mezzo. Se, poi, guardiamo blasone, bacino d’utenza, tradizione sportive e dove si è arrivati, già la Casertana così credo possa avere grandi possibilità di essere ripescata. Ci saranno grosse rivoluzioni in estate, con tante società in difficoltà. Quindi si cercherà di creare spazio a chi riuscirà a garantire stagioni solide e sicure”.
Quanto alla partita, Maiuri ha affermato: “Sono contento per i giocatori. Meritavano di passare il turno – commenta -. Hanno fatto una buona partita, sempre attenti e composti. Il gol iniziale resta l’unico tiro in porta del Cosenza. Loro hanno fatto una buona prova, ma la Casertana meritava. Se avessimo curato di più le scelte di passaggio avremmo visto un altro risultato. Onore a queste due squadre. Alla fine una delle due doveva uscire e peccato si sia deciso tutto in un gioco crudele come quello dei rigori. Ma io sono contento per i casertani che possono godersi questo momento”. Aveva chiesto alla squadra attenzione e concentrazione, ebbene i falchetti hanno risposto in maniera impeccabile sul campo: “L’aspetto mentale mi preoccupava di più prima della gara con la Lupa Frascati. Dopo quella sfida ho detto che se sono riusciti a giocare per 120’ con grinta, voglia ed abnegazione, voleva dire che erano pronti per disputare una partita in un campo difficile come quello di Cosenza”