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Mister Occhiuzzi: «Non dobbiamo parlare di sfortuna, i ragazzi hanno dato tutto»

Roberto Occhiuzzi: «Non mi piace parlare di sfortuna, volevamo giocare sulle seconde palle e l’abbiamo fatto, siamo rimasti alti nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi c’hanno provato, l’amarezza che ha il pubblico è la stessa che abbiamo noi, ma non dobbiamo mancare di lucidità per quanto riguarda la partita. Oggi abbiamo creato gli spazi giusti per far gol, purtroppo abbiamo fatto errori, il campo non ci ha aiutato, abbiamo rischiato di perdere con un solo tiro in porta, Saracco ha fatto una grande parata. Purtroppo l’espulsione ci ha condizionato, nei cambi e nel resto della partita, il pensiero di mettere qualcosa in più in attacco c’è stato, ma non era semplice perché loro avevano un attaccante veloce ed abbiamo dovuto mantenere un equilibrio, per quanto volessimo vincerla. L’idea di mettere un altro attaccante l’abbiamo avuta ma non è mancato il coraggio, con Mungo al posto di Bruccini dovevamo gestire meglio le forze, considerando che i nostri venivano da 6 partite in 19 giorni. Un allenatore si deve preoccupare se non crea, se non sta nella metà campo avversaria, ma se hai giocatori che mettono in condizioni tutta la squadra di giocare e di riempire l’area il più possibile non è un problema: stiamo lavorando tantissimo sull’ultima fase, quindi non mi preoccupa, portiamo una gran mole di gioco nell’area avversaria, in campi buoni portiamo palla avanti e con un filtrante riusciamo ad arrivare in porta. Si può parlare di imprecisione, ma in campi così magari un rimpallo ti fa fare gol, oggi no».

Mirko Bruccini: «Sapevamo che era una partita importante per noi, venivamo da una vittoria a Fondi e volevamo continuare su questa scia ma non siamo riusciti a vincere: peccato perché avevamo fatto bene, cercando di imporre il nostro gioco anche se su questo campo non è semplicissimo, poi l’espulsione di Mattia ha complicato le cose. Ho parlato anche con Perez per l’occasione mancata, si è trovato il pallone sotto  causa del fango e non è riuscito a segnare: questo, però, non dev’essere l’alibi».

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