
Calci piazzati e allenamento a bassa intesità al mattino, pomeriggio dedicato alla forza con esercizi di potenza aerobica, lavoro con la palla e una partitella finale. Guerriera continua ad allenarsi a parte, fermi precauzionalmente Soprano, Arrighini, Criaco e Bilotta.
Tra i pochi calciatori rossoblù della scorsa stagione legati da un contratto pluriennale Giuseppe Statella ha seguito la costruzione della squadra giorno dopo giorno dando il bentornato ai suoi compagni e il benvenuto ai nuovi arrivati. “E’ stato fatto un buon lavoro, il campo dirà qual è il nostro valore, partita dopo partita”.
L’anno scorso la scelta di lasciare la Serie B per sposare il progetto Cosenza, le condizioni che hanno spinto Statella a gettarsi nella nuova avventura si sono verificate tutte: “Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, i risultati ci hanno dato fiducia, il tecnico è riuscito a invertire la rotta dopo un inizio di stagione difficile in cui tutto girava evidentemente storto”.
Già il mister, quel Roselli con cui il centrocampista reggino ha un rapporto straordinario. Il tecnico ha accolto con favore il suo arrivo, lo segue con attenzione e può permettersi anche di prenderlo in giro se segna in partitella sprecando, lui che non ha grande affinità con il gol, il cosiddetto “bonus” : “E’ vero, la sintonia con l’allenatore va oltre il rapporto mister-giocatore, lo stimo come uomo, apprezzo i suoi metodi, è una grande persona, lo conoscevo da tempo ed è riuscito a conquistare anche gli altri. Lui è bravo a trattare tutti allo stesso modo, tutti si sentono a proprio agio. Si mi prende in giro, ultimamente segno di più, ma non mi importa di diventare un bomber. Preferisco vincere senza segnare, ma dare una mano e vincere. La nuova stagione è alle porte cominciamo domenica da Ascoli, una sfida affascinante. Poi il campionato, ci sono due tre club che hanno speso molto e completeranno la rosa alla fine d’agosto, altri in sofferenza . In ogni caso non è detto che chi spende tanto vince”.