Il rigore di Mosciaro (Foto Grazioli)
Manolo Mosciaro è tornato al gol ma non è bastato per far ritornare alla vittoria il Cosenza.
Il Capitano non segnava dalla partita di Poggibonsi del 10 novembre dello scorso anno.
“Abbiamo giocato un grande primo tempo – esordisce in sala stampa – ma poi nella ripresa siamo calati su tutti i fronti e devo dire che il Castel Rigone ha meritato il pareggio. Potevamo fare di più: adesso non ci rimane che capire i motivi di questa situazione in settimana perché è chiaro che così non va”.
Secondo Mosciaro, il Cosenza ha avuto una sorta di “paura di vincere”.
“Nel primo tempo giocavamo bene con la palla a terra e riuscivamo ad impostare azioni belle ed ariose. Nel secondo tempo avevamo troppa frenesia, forse per la preoccupazione di prendere gol. Purtroppo continuiamo a prendere troppi gol e oggi tutte le azioni pericolose sono arrivate, com’era successo anche a Frattamaggiore, su cross dalle fasce laterali”.
I cronisti gli chiedono se ci può essere qualche condizionamento mentale e la risposta di Mosciaro è onesta.
“Probabilmente siamo un po’ destabilizzati a livello mentale perché ci sentiamo vicini al traguardo della Lega Pro unica ma non dev’essere così perché in questo campionato noi vogliamo e dobbiamo arrivare o primi o al massimo secondi. Adesso è il momento di reagire, a partire dalla prossima trasferta di Melfi”.
Sulla contestazione della Curva: “Capisco i tifosi: in queste ultime due partite abbiamo fatto davvero poco”.