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Il Cosenza vince 2-0 ma non basta: il Messina passeggia a Torre Annunziata

Nella domenica da “dentro o fuori” i Lupi avevano l’obbligo di battere il Licata sperando di ricevere buone notizie da Torre Annunziata. E il Cosenza ha fatto per intero il suo dovere sbloccando subito il risultato con Foderaro e giocando sul velluto fino al momento del raddoppio dello stesso attaccante.

Ma dalla Campania si ha subito il sentore che non ci sia partita: il Messina segna addirittura tre reti nel giro di 25′ con una doppietta di Chiaria e un gol di Corona e non può certo far testo il gol della bandiera dei padroni di casa, come minimo svogliati…  Non a caso, già ieri pomeriggio, la Stanleybet aveva sospeso le giocate sulla partita del “Giraud”, come hanno scritto tutti i siti specializzati e in particolare “Notiziario del calcio”. Evidentemente le giocate andavano tutte in una direzione. Nella ripresa, il Savoia colpisce un palo, resta in dieci, segna anche il 2-3 ma sembra tutto già scritto in anticipo. E così i “bianchi” perdono l’imbattibilità casalinga dopo quattro anni e il Messina in pratica festeggia la promozione diretta con largo anticipo.. Lo scontro diretto di domenica prossima al San Filippo, a questo punto, perde gran parte del suo interesse perchè, con cinque punti di vantaggio, la capolista può tranquillamente permettersi una sconfitta e gestire il campionato nell’agevole trasferta di Ragusa e addirittura con la gara casalinga contro la derelitta Nissa. 

La verità è che il Cosenza ha perso le residue speranze di promozione diretta a Cava de’ Tirreni, domenica scorsa, quando una vittoria ampiamente meritata gli è stata letteralmente “scippata” dai fatti che ormai ben conosciamo. Adesso c’è da ricaricare le batterie perchè comunque lo scontro diretto va onorato e soprattutto perchè bisogna prepararsi ai play off, che probabilmente quest’anno daranno molte più possibilità per un ripescaggio in Lega Pro. 

Ma passiamo alla cronaca di Cosenza-Licata.

Gagliardi ha sciolto le riserve della vigilia schierando Paonessa al fianco di Benincasa e Pesce nella batteria dei trequartisti. Parenti sostituisce lo squalificato Parisi e Foderaro agisce da punta centrale al posto di Bomber Mosciaro.

Romano schiera una squadra prudente e rinuncia al contributo del fantasista Riccobono. Non è della partita neanche Armenio. Giocano invece Zaminga e Saani che hanno scontato un turno di squalifica.

Il Cosenza parte a spron battuto e si riversa subito nell’area di rigore avversaria. Al 5′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Filidoro pennella un bel cross per Fiore, che colpisce bene di testa ma è sfortunato perchè trova una deviazione di un difensore avversario che manda il pallone ancora in calcio d’angolo.

E’ il preludio al gol, che arriva al 7′. Foderaro viene lanciato a rete, vince di prepotenza un duello con il suo diretto aversario e deposita in rete.

Il Cosenza rimane ancora in attacco, subisce una ripartenza piuttosto velleitaria di Saani e al 10′ Guadalupi, con un numero d’alta scuola, sfiora il raddoppio: palla di un soffio fuori. Le notizie che arrivano da Torre Annunziata sono come una doccia gelata per il San Vito e tolgono molto pathos alla gara.

Il Cosenza comunque sfiora ripetutamente il raddoppio. Al 18′ è debole un diagonale di Guadalupi lanciato da Benincasa. Al 31′ finisce appena alta una rovesciata di Fiore e al 35′ sale in cattedra il giovane Pesce, che prima se ne va in percussione e viene fermato in extremis in calcio d’angolo e poi conclude benissimo a rete ma trova sulla sua strada la deviazione miracolosa del portiere. Ci prova anche Parenti, il cui colpo di testa si trasforma in assist per Foderaro, fermato in angolo, poi si chiude il primo tempo sull’1-0 per il Cosenza.

Subito, ad inizio di ripresa, i Lupi vanno ancora vicini al gol. Lancio di Pesce per Foderaro, che, decentrato, tira verso la porta e la sua conclusione esce a fil di palo. All’8′, al culmine di una bella combinazione tra Pesce, Foderaro e Fiore, è l’ex attaccante del Matera che viene fermato in extremis. Al 10′ il raddoppio. Foderaro vince un contrasto sulla sinistra, entra in area e da posizione defilata indovina l’angolo giusto sul secondo palo. Subito dopo Marano prende il posto di Fiore. 

Da Torre Annunziata non arrivano novità positive ma non per questo il Cosenza si risparmia e al 20′ Foderaro sfiora addirittura la clamorosa tripletta con una ripartenza fulminea chiusa anche con un bel tiro che sfiora il palo.

Il primo tiro in porta del Licata arriva soltanto al 24′: Saani chiama Cutrupi a un intervento in tuffo non particolarmente difficile. Due minuti dopo è Vella che impegna il portiere del Cosenza. La squadra gialloblu sembra voler dare segnali di ripresa ma non dà continuità alle sue azioni offensive e il Cosenza ha vita facile a rimettere la gara sui binari della tranquillità. Al 32′ è il nuovo entrato Lo Giudice che cerca gloria dalle parti di Cutrupi ma l’estremo difensore rossoblu è attento.

Il Cosenza reagisce con un tiro cross di Marano al 33′ che esce fuori di poco dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta.

Gli ultimi minuti non hanno più storia, se non per un gol annullato a Sicignano ma soprattutto per l’ingresso in campo di Keba Gassama, che si candida per un finale di stagione da protagonista. Se lo merita, dopo tutto quello che ha passato.

IL TABELLINO

COSENZA: Cutrupi, Cavallaro, Sicignano, Benincasa, Parenti, Filidoro, Paonessa, Fiore (11′ st Fiore), Foderaro, Guadalupi (33′ st Salvino), Pesce (39′ st Gassama). In panchina: Perri, Liotti, Piromallo, Gassama, Franzese. Allenatore: Gagliardi

LICATA: Valenti, Saluto, Ignazzitto, Montella (27′ st Priola), Scopelliti, Zaminga, Grillo, Zarbo (19′ st Lo Giudice), Vella, Saani, Pasca (39′ st Lorenzoni). In panchina: Zappulla, Paladino, Vitale, Riccobono. Allenatore: Romano

ARBITRO: Giua di Pisa

MARCATORE: 7′ pt e 10′ st Foderaro

NOTE: calda giornata di sole, spettatori circa 1500 per un incasso di circa 6500 euro. Ammonito Fiore, Marano, Saluto. Calci d’angolo: 7-1

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