Mirko Guadalupi sta facendo la differenza. Il fuoriclasse brindisino, che per i casi assurdi della vita da giovane promessa della nostra Serie A si è ritrovato in quarta serie a soli 26 anni, sta dando il meglio di se a Cosenza e non c’è partita nella quale non lasci il segno. Accarezza la palla, gioca in punta di piedi e quando serve ci mette anche cuore e grinta.
La sua intervista di ieri sera in sala stampa la dice lunga sulla sua serietà, sulla sua umiltà e sul suo attaccamento a questa città e a questi colori sociali.
“E’ stata una partita durissima e averla vinta al 93′ per noi è una grande soddisfazione – ha affermato Guadalupi -. E’ vero però che ci siamo un po’ complicati la vita. Eravamo riusciti a sbloccare subito la partita ma non siamo riusciti a metterla dalla nostra parte, prendiamo sempre gol su palle inattive e abbiamo esagerato con i lanci lunghi. Ma alla fine c’è da fare soltanto un plauso a questi ragazzi che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Non potevamo perdere il campionato in casa, sarebbe stato un vero peccato”.
I cronisti chiedono a Guadalupi che cos’è mancato al Cosenza e la risposta è prontissima: “Ci è mancato il secondo gol nel primo tempo: se l’avessimo fatto il Sambiase non sarebbe mai rientrato in partita. Purtroppo ci capita spesso di non chiudere le partite quando dovremmo, era già accaduto con la Vibonese e diverse altre volte ma non potevamo buttare via un’intera annata e allora abbiamo dimostrato che ci siamo”.
Guadalupi ieri sera ha realizzato il suo ottavo gol stagionale. Certo, forse due (ovvero quelli segnati alla Vibonese) sono da considerarsi autoreti ma il fuoriclasse non sta certo facendo mancare il suo apporto in fatto di segnature. “Il mio gol? Sono situazioni che proviamo in allenamento perchè quando ci troviamo a giocare contro squadre troppo chiuse sono i tiri da fuori area che fanno la differenza e decidono le gare. Si tratta di giocate che testimoniano il valore di una squadra e non a caso anche il Messina lì davanti ha giocatori che hanno queste caratteristiche”.
Mirko quindi fa autocritica sul tema tattico della gara. “E’ vero, tatticamente non eravamo messi benissimo. Il Sambiase ha fatto la partita e noi non eravamo aggressivi come avremmo dovuto. Non li abbiamo attaccati “alti” come ci aveva detto il mister e così loro avevano sempre una giocata facile da fare anche perchè lì davanti avevano due “pennelloni” che li facevano salire bene. Abbiamo sofferto ma in questi casi conta soprattutto il cuore ed è uscito tutto alla fine”.
Infine, le dediche. “Sono contento che abbia segnato Lorenzo Franzese, ha sofferto molto per tanti infortuni ed era giusto che trovasse un po’ di gioia. Ma la vittoria la dedico a un nostro tifoso che ha avuto un incidente. Forza Davide, siamo tutti con te!”.